Vivo in questa casa da
quindici anni e l’adoro. Non è un posto per chi ama la vita facile, perché
si è sempre alle prese con la forza dei quattro elementi, nonché con la mano
maligna degli esseri umani e del destino.
Nel primo inverno la
nostra proprietà completamente isolata non è stata per poco sfiorata da un
incendio boschivo, le cui fiamme altissime toccavano il cielo a pochi metri dai
nostri confini. E’ successo di notte, mentre eravamo a letto. Mi ha svegliato
un rombo sordo proveniente dall’esterno. Ho subito pensato a un temporale, ma
aprendo la porta sono rimasta senza fiato. Davanti a me s’innalzava una cortina
di fumo rossastro che crepitava; il rumore era assordante e mi sono resa conto
che non si trattava di un temporale. Battendo i denti ho svegliato mio marito e
sono appena riuscita a balbettare: “Sta bruciando tutto!” Abbiamo
immediatamente chiamato i pompieri e siamo rimasti abbracciati tremebondi in
stato di shock.
C’è voluto un po’ perché arrivassero, poiché la strada per raggiungerci non era ancora stata asfaltata e non era illuminata. Sono riusciti a spegnere le fiamme, che non erano poi così vicine come pareva per illusione ottica notturna. Ci hanno comunque raccomandato di dormire a turno, dato che l’incendio avrebbe potuto riprendere. Una notte d’inferno.
Al largo del golfo non
è raro osservare altissime trombe d’aria e trombe d’acqua; fortunatamente pare
che non raggiungano mai la terra ferma.
L’acqua è il terzo
elemento che può accanirsi contro di noi, come ora. Abbiamo attraversato periodi
di siccità e allagamenti nonostante la celeberrima benevolenza del nostro clima;
normalmente le piogge si limitano alla primavera e all’autunno, e l’entità è
limitata. Occasionalmente la natura impazzisce e ci rovescia addosso in tre
giorni l’acqua che normalmente ci aspettiamo in tutta la stagione. I danni sono
pressoché inevitabili, fortunatamente abitiamo abbastanza in alto. All’inizio piogge
torrenziali ci hanno abbattuto molti muretti a secco, formando cascate
assordanti, impregnando il terreno, e con questo uccidendo parecchi alberelli
piantati da poco. Alcuni anni fa abbiamo rinforzato tutti i muretti col cemento,
abbiamo costruito un canaletto per convogliare le acque straripate nel letto
del torrente e oggi siamo in grado di apprezzare i risultati. L’acqua casca
sempre giù dai terrazzamenti, ma non demolisce i muretti; il canaletto quasi
esonda ma l’acqua scorre rapida verso la giusta destinazione. Tutto sommato un
successo.
A valle è un’altra
storia. L’elemento acqua e l’elemento terra si combinano causando alcuni dei
peggiori disastri attuali. Calamità naturali hanno colpito molti dei paesi
confinanti; i torrenti si sono riempiti e hanno scavalcato gli argini, allagando
strade, cantine, garage, campi; trascinando via auto, biciclette, riempiendo
bacini e porti di detriti e provocando vittime e morti. La natura può essere
mostruosa, specialmente se aiutata dall’incuria umana.
Oltre agli elementi naturali,
siamo anche stati vittime di un malefico virus influenzale all’inizio della
nostra vita in questa casa. E’ stata la peggior influenza che ci ha mai
colpito, e che ci ha lasciato deboli, indolenziti, febbricitanti e incapaci di
svolgere i compiti più semplici per un paio di settimane. A me ha anche
lasciato in eredità uno strano disturbo, l’anosmia, cioè l’incapacità
a percepire gli odori, che è durata diversi anni e da cui non sono mai
completamente uscita. Per questo motivo ci vacciniamo regolarmente contro
l’influenza e da allora non ne prendiamo una.
In conclusione, ma non è
il minore dei mali, anche l’azione umana ha cercato di soffocare per ben due
volte la nostra felicità. Infatti, abbiamo subito due furti con scasso. Il
primo è avvenuto dopo dieci anni di vita spensierata, quando abbiamo deciso di
installare serramenti di sicurezza, appena prima del completamento dell’opera. Ci
hanno portato via tutti i gioielli e i piccoli oggetti di valore, un bel colpo.
Ci hanno derubato di nuovo l’anno scorso, dopo la sostituzione di tutte le
porte e finestre con altre a prova di scasso. Non essendoci più oggetti
preziosi, hanno arraffato solo i PC, un tablet, lo schermo TV e pochi spiccioli
– magro bottino. Sono però riusciti a spaccare una vetrata antiscasso, che
valeva almeno venti volte il maltolto.
Sono ancora felice di
abitare nella casa dei miei sogni? Certamente. Vi sfido a farmi cambiare idea.
DaniBlue
17 novembre 2014
2 comments:
"sono ancora felice di abitare nella casa dei miei sogni? Certamente"
Meno male che lo scrivi a chiare lettere, Daniela, perché francamente il dubbio potrebbe sorgere....
No, scherzo, in realtà penso, anche se non ne capisco la ragione, che sia più facile parlare dei nostri guai che delle nostre gioie. La tua casa la ami perché ti ha certamente dato emozioni belle, ricordi di momenti felici che vale la pena ricordare, però della felicità non se ne parla, è segreta, ce la teniamo stretta per noi e per i pochi cari con cui condividiamo veramente. Raccontaci una prossima volta perché la ami la tua casa, là su quel cucuzzolo di collina....
Sara, non penso a queste come disgrazie, ma come avventure. Mi è sempre piaciuto vivere "una vita spericolata", e spero di avere trasmesso l'idea. Lungi da me il piangermi addosso: lo trovo insopportabile e se per qualche motivo ho comunicato questo ti prego di dirmelo, e vado subito a nascondermi!!!
Quanto alla felicità, forse non se ne parla perché le buone notizie non suscitano interesse o curiosità. Da parte mia non penso di essere gelosa della mia felicità, anzi, sono ancora più felice se riesco a condividerla con altri.
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