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Sunday 22 September 2013

Una vita in anonimato sopra tutte le righe




Ho già scritto della mia amica di 87 anni che vive ad Antibes. Donna straordinaria, poliglotta, figlia di un pastore protestante e prima di 13 fratelli, già bibliotecaria in patria e poi segretaria di uno dei maggiori rappresentanti dell'arte astratta, fino alla morte di costui.






Ha conosciuto quattro presidenti francesi, da Pompidou a Mitterrand, nonché tutta la crème de la crème dell'arte figurativa tra Parigi e la Costa Azzurra tra cui, naturalmente  Picasso, Braque, Mirò, Sartre, de Beauvoir e i maggiori artisti, scrittori e filosofi dagli anni cinquanta agli anni ottanta.



 
 
























Anche la storia della sua famiglia è un turbine di eventi straordinari: dal nonno cartografo che compilava atlanti per le scuole, alla prigionia del padre per mano dei nazisti, dalle ricerche matematiche a Harvard di uno dei suoi fratelli, all'annegamento della sorella più giovane nella baia di Antibes, al resto della sua famiglia spirituale, colta e cosmopolita, distribuita in quattro continenti, con coniugi, figli naturali e adottivi di tutte le etnie.






Donna spiritosa, acuta e avvenente, ha avuto un solo amore dai venti agli ottantacinque anni - quando lui è mancato - con un suo coetaneo compatriota, ma non si è mai sposata. Lui invece sì, e quando è rimasto vedovo, ormai già molto anziano, ha continuato la relazione con lei, senza però proporle di vivere insieme. Lui poeta, intellettuale, ecologista, egocentrico e viveur e lei introspettiva, profonda e brillante, conservatrice di rapporti e sentimenti. Una strana coppia senza uguali.


Come ho detto, avevo già scritto di lei per amicizia e ammirazione, pubblicando anche qualche sua fotografia e chiamandola per nome. Non avevo fatto però i conti con la sua riservatezza: mi ha ringraziato, ma mi ha caldamente pregato di togliere tutti i riferimenti diretti che la riguardavano: nome, origini, immagini... Naturalmente ho ubbidito, anzi mi sono scusata per l'intrusione. Soffro a non potere esprimere il mio affetto in modo più palese, ma rispetto la volontà e la privatezza di una donna senza paragoni.

Ha appena subito un'operazione ortopedica, la seconda, si trova ancora in riabilitazione, e non sa per quanto tempo ne avrà. Mi sollecita ad andare a trovarla, come ho fatto oggi con piacere, e mi chiama la sua amica fedele. Spero di andare presto a visitarla a casa e spero che mi permetterà di nominarla, un giorno...



2 comments:

sara nathan said...

capisco perfettamente il bisogno di riservatezza, ma la tua amica sembra proprio un personaggio straordinario ed è un peccato non vedere il suo volto. Adoro ascoltare le storie di vita delle persone anziane che hanno vissuto pienamente. sara

Unknown said...

Visto che vive così vicino a Nizza, un giorno che ci vediamo ti porto a conoscerla: ne sarà deliziata.